è consigliato fortemente far partire il brano prima di leggere..
Gabbare o essere gabbate..,
Oltre la neve caduta,oltre il freddo che ti pizzica in gola,
oltre l'incoscienza.
La paura, benzina che ci spinge ad uscire dalla porta accostata poco prima.
Contro l'ossesivo silenzio di quella notte.
Contro lo scricchiolio delle vecchie casa che si ricordano di rompersi sotto i tuoi piedi proprio di notte,proprio mentre stai attenta a come cammini scalza e infreddolita su quel pavimento di pietra.
"Ciecate" dal buio, guidate dalla metodica memoria.
Siamo rimaste chiuse nel silenzio più di un ora prima di tentare.
Avete presente quelle passate abitazioni in un piccolo paesino medievale di provincia?
Dove tutto è verticale,dove le scale levigate sembrano le antenate di quelle rappresentate nei quadri di Escher.
Infinitamente alte e strette strette,il mio 37 di piede stenta a calzarle.
Ci decidiamo tra una risata tesa che non si ferma ad una smorfia.
Il rischio è di essere sorprese, il papà russa nella camera dirimpetto a porta aperta.
Per dirimpetto, intendo a meno di un metro di pianerottolo in comune, a strapiombo su una cascata vertiginosa di scalini che portano al disimpegno del bagno e della terza camera, in cui il nonno fortunatamente stà con la porta chiusa.
Corriamo giù! tuttodunfiato!!
Corriamo sfiorando il pavimento, con in braccio gli scarponi e l'adrenalina.
Corriamo fuori tirandoci l'una con l'altra, mimando continui "schiiiih!, zitt' a GGià" Che sta per zitta Giada...
3 amiche, GGiada dormiva in piedi l'abbiamo letteralmente scaraventata giù per le scale. Appena 1/2notte lei già boccheggiava dal sonno,ma ci stavano aspettando...
o tutte o nessuna, perciò tutte!!
Ma che ve lo dico a fare in che condizione corriamo! nel sonno di un paesino in salita in cui si sentono le calzette bagnate hai piedi che affondano nella neve.
Forse ci fermiamo, ritroviamo fiato in una risata ubriaca di contentezza!!!!
I piedi gelati,bagnati ,ora anche il culo dopo che mi sono seduta sù una salita innevata dove prima c'era un muretto,nevica ancora, quì a fine Dicembre è normale.
Sono già tutti lì che ci aspettano,Chiara si trucca un pò,io no,Giada continua a dormire muvendosi trascinata.
Sono sotto l'arco che porta al Girone,li vediamo dalla scalinata che dà sulla prima piazza.......
_marì
Natale...
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Fa tanto male vedere quel posto vuoto.
Quante cose avevamo ancora da dirci,
quanti rimpianti per non averti detto di più...
1 settimana fa
4 commenti:
come una pellicola!
:)
La cornice del nostro Abruzzo bucolico incantevole e gli attori locali che non deludono mai!
Erny... a volte davanti ad alcune siuazioni penso ad Ozpetek ,penso alle sue scene deliranti e forse mi piace così tanto perchè ritrovo il lui alcune mie quotidianità....;) Kisssss _marì
MAAAAà .... è Pacentro,se sei stata nel paesino la casa sta attaccata al castello lungo il muro di cinta vs la pietra spaccata.
Che bel periodo ero piccola ma scapestrata come poche!!!Gli attori locali assolutamente veri,assolutamente amici!!!
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